Il Comune di Prato aderisce alla campagna nazionale "Mettiamoci in gioco"
17-11-2014 18:53 - News
Il Comune di Prato aderisce al progetto "Mettiamoci in gioco", campagna nazionale contro i rischi del gioco d´azzardo. Il via libera è arrivato dalla commissione consiliare 5 (Politiche sociali, istruzione, cultura, sport, politiche dell´immigrazione, politiche giovanili, presieduta da Gabriele Alberti), che ha raccolto l´invito rivolto a tutte le Pubbliche Amministrazioni italiane a partecipare al programma virale. L´iniziativa, presentata giorni fa, intende sensibilizzare l´opinione pubblica sul tema e sulle conseguenze legate alla ludopatia, un fenomeno sociale in costante aumento. "Liberi dal gioco d´azzardo. Con l´azzardo ti giochi la vita" è lo slogan della campagna che, grazie al coinvolgimento di tv, radio e dei social network, punta a informare la cittadinanza sulle forme di abuso e dipendenza nel tentativo di decostruire i messaggi illusori di "vincite facili" diffusi dall´industria dell´azzardo. La scorsa settimana, all´unanimità, i consiglieri della commissione 5 hanno quindi sottoscritto l´impegno dell´Amministrazione che avvierà un percorso attivo di discussione e confronto con i vari soggetti del territorio, a cominciare dalle associazioni e dalle categorie economiche. L´obiettivo è accendere i riflettori sul problema, coinvolgendo a pieno titolo i cittadini tramite specifiche sedute di commissione in cui potranno essere messe a punto strategie o raccolte segnalazioni in merito. Il progetto, che per la prima volta vede la partecipazione del Comune di Prato, si svilupperà, infine, attraverso eventi pubblici e momenti di riflessione, promossi con l´ausilio di personale qualificato e preparato sul tema. Il boom della diffusione della ludopatia. Il Sert di Prato ha iniziato a occuparsi di gioco d´azzardo nel 2007, passando dai 4 utenti di quell´anno ai 110 del 2013. La richiesta di aiuto per problemi di gioco d´azzardo patologico appare in crescita esponenziale ed è realistico attendersi un aumento anche per i prossimi anni.
Informazioni interessanti sulla diffusione del fenomeno nel territorio pratese arrivano dal progetto "Alea", realizzato dalla Federconsumatori di Prato in collaborazione con la Cooperativa Ceis e l´Asl 4 di Prato, grazie al contributo della Regione. Una prima indagine condotta nel 2009 su un campione di 2mila giocatori ha evidenziato che la spesa media per il gioco d´azzardo è di circa 961 euro a testa, ma un singolo giocatore può arrivare a spendere anche 2mila euro alla settimana. Il profilo del giocatore tipo è quello di una persona adulta, con basso livello di istruzione e con un lavoro poco qualificato.
Fra i giocatori non mancano, però, anche i giovani e i giovanissimi. Il dato più rilevante della ricerca è che il 25% dei giocatori appartiene alla comunità cinese, dove il gioco d´azzardo è molto diffuso. La seconda fase del progetto, condotta nel primo semestre 2013, ha infatti spostato il focus conoscitivo su due categorie sociali: i giovani e i cittadini cinesi. I questionari distribuiti nella comunità cinese hanno rilevato che il 10% dei partecipanti all´indagine arriva a giocare fino a 10mila euro a settimana e praticamente nessuno è a conoscenza del fatto che esistono servizi in grado di fornire aiuto ai giocatori d´azzardo.
Il gioco d´azzardo in Toscana. A livello regionale, secondo i dati raccolti dall´ARS, oltre il 58% degli intervistati dichiara di aver giocato almeno una volta nella vita a un gioco d´azzardo (+7,4% rispetto al 2008). Giocano molto di più i maschi (72,3%) delle femmine (42,8%) e l´età più critica è tra i 16 e i 18 anni, in cui quasi 3 maschi su 4 giocano almeno una volta. I giochi più frequenti tra i ragazzi sono il Gratta e vinci (80%), il biliardo o altro gioco di abilità (50,7%), le scommesse sportive (49,7%, praticate quasi esclusivamente dai maschi), il Superenalotto (42,5%).
Ai ragazzi toscani è stato inoltre sottoposto il Lie/Bet, un test di screening per identificare la quota di ragazzi potenzialmente a rischio di sviluppare un problema con il gioco o gambling patologico. I risultati: il 9,8% del campione ha un problema con il gioco, con una differenza notevole tra maschi e femmine (16,3% vs 3,1%). Pistoia è l´Ausl con il maggior numero di ragazzi con gioco d´azzardo problematico, Arezzo e Lucca quelle con la percentuale minore.
Infine, riportando la percentuale dei ragazzi positivi al Lie/Bet alla popolazione residente toscana della stessa fascia di età nel 2011, si stima che circa 18.200 adolescenti toscani rischino di diventare dipendenti da gioco d´azzardo.
Secondo l´Organizzazione Mondiale della Sanità, il 3% della popolazione adulta è a rischio ludopatia e, nella popolazione generale italiana, la stima dei giocatori d´azzardo patologici si attesta tra lo 0,5 ed il 2,2% (Ministero della Salute, 2012).
Informazioni interessanti sulla diffusione del fenomeno nel territorio pratese arrivano dal progetto "Alea", realizzato dalla Federconsumatori di Prato in collaborazione con la Cooperativa Ceis e l´Asl 4 di Prato, grazie al contributo della Regione. Una prima indagine condotta nel 2009 su un campione di 2mila giocatori ha evidenziato che la spesa media per il gioco d´azzardo è di circa 961 euro a testa, ma un singolo giocatore può arrivare a spendere anche 2mila euro alla settimana. Il profilo del giocatore tipo è quello di una persona adulta, con basso livello di istruzione e con un lavoro poco qualificato.
Fra i giocatori non mancano, però, anche i giovani e i giovanissimi. Il dato più rilevante della ricerca è che il 25% dei giocatori appartiene alla comunità cinese, dove il gioco d´azzardo è molto diffuso. La seconda fase del progetto, condotta nel primo semestre 2013, ha infatti spostato il focus conoscitivo su due categorie sociali: i giovani e i cittadini cinesi. I questionari distribuiti nella comunità cinese hanno rilevato che il 10% dei partecipanti all´indagine arriva a giocare fino a 10mila euro a settimana e praticamente nessuno è a conoscenza del fatto che esistono servizi in grado di fornire aiuto ai giocatori d´azzardo.
Il gioco d´azzardo in Toscana. A livello regionale, secondo i dati raccolti dall´ARS, oltre il 58% degli intervistati dichiara di aver giocato almeno una volta nella vita a un gioco d´azzardo (+7,4% rispetto al 2008). Giocano molto di più i maschi (72,3%) delle femmine (42,8%) e l´età più critica è tra i 16 e i 18 anni, in cui quasi 3 maschi su 4 giocano almeno una volta. I giochi più frequenti tra i ragazzi sono il Gratta e vinci (80%), il biliardo o altro gioco di abilità (50,7%), le scommesse sportive (49,7%, praticate quasi esclusivamente dai maschi), il Superenalotto (42,5%).
Ai ragazzi toscani è stato inoltre sottoposto il Lie/Bet, un test di screening per identificare la quota di ragazzi potenzialmente a rischio di sviluppare un problema con il gioco o gambling patologico. I risultati: il 9,8% del campione ha un problema con il gioco, con una differenza notevole tra maschi e femmine (16,3% vs 3,1%). Pistoia è l´Ausl con il maggior numero di ragazzi con gioco d´azzardo problematico, Arezzo e Lucca quelle con la percentuale minore.
Infine, riportando la percentuale dei ragazzi positivi al Lie/Bet alla popolazione residente toscana della stessa fascia di età nel 2011, si stima che circa 18.200 adolescenti toscani rischino di diventare dipendenti da gioco d´azzardo.
Secondo l´Organizzazione Mondiale della Sanità, il 3% della popolazione adulta è a rischio ludopatia e, nella popolazione generale italiana, la stima dei giocatori d´azzardo patologici si attesta tra lo 0,5 ed il 2,2% (Ministero della Salute, 2012).
La campagna nazionale